Il Ministro dell'Istruzione e del Merito ha recentemente presentato un disegno di legge (DDL) volto a introdurre l'obbligo del consenso informato per le attività scolastiche che coinvolgono dati sensibili degli studenti.Un piano di semplificazione burocratica destinato a rivoluzionare la gestione amministrativa nel settore scolastico. Questa iniziativa mira a ridurre il carico burocratico che grava su docenti e personale ATA, consentendo loro di concentrarsi maggiormente sull'attività educativa.

Questa proposta legislativa sta per essere discussa in Parlamento e, se approvata, rappresenterà un passo significativo verso una maggiore trasparenza e tutela della privacy nel contesto educativo.

Una delle principali innovazioni riguarda la digitalizzazione dei trasferimenti dei docenti. A partire dal 2025, l'intero processo sarà gestito tramite sistemi informatizzati, richiedendo esclusivamente l'inserimento del codice fiscale del docente. Questo cambiamento elimina la necessità di documentazione cartacea, semplificando notevolmente le procedure.Un'altra misura significativa è l'introduzione del fascicolo digitale del docente. Questo strumento consentirà di raccogliere e gestire in formato elettronico tutte le informazioni relative alla carriera professionale dell'insegnante, facilitando l'accesso e la consultazione dei dati da parte degli uffici competenti. 

Il piano di semplificazione delineato da Valditara si articola in 20 punti, che comprendono interventi organizzativi, tecnologici e normativi. Tra le misure previste vi è la creazione di una piattaforma unica per la gestione dei servizi scolastici, l'introduzione di un Testo Unico della scuola e la digitalizzazione dei contributi per i libri di testo e altri servizi.

Il DDL mira a garantire che le famiglie siano pienamente informate e consapevoli delle attività scolastiche che comportano l'elaborazione di dati sensibili degli studenti. In particolare, si prevede che le scuole ottengano il consenso esplicito dei genitori o dei tutori legali prima di intraprendere tali attività. Questo approccio intende rafforzare la protezione dei minori e promuovere una cultura della privacy all'interno delle istituzioni scolastiche.

L'obiettivo di queste riforme è rendere la scuola italiana più efficiente e meno burocratica, liberando tempo e risorse per l'attività didattica. Se attuate con efficacia, queste innovazioni potrebbero rappresentare un modello per altri settori della pubblica amministrazione.

Se il DDL dovesse essere approvato, le scuole saranno tenute a implementare procedure chiare e trasparenti per informare le famiglie riguardo alle attività che coinvolgono dati sensibili. Ciò comporterà la necessità di fornire informazioni dettagliate sul tipo di dati raccolti, le finalità del trattamento e le modalità di conservazione. Le famiglie, dal canto loro, avranno il diritto di esprimere un consenso informato, con la possibilità di revocarlo in qualsiasi momento.