Il 2 ottobre 2025 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP) 2025, che delinea le scelte strutturali e gli investimenti per il triennio 2025-2027. Nell’ambito dell’istruzione, il documento presenta una serie di misure mirate a contrastare il precariato, rafforzare l’edilizia scolastica, favorire la formazione e promuovere l’innovazione didattica.
Tra le misure più pregnanti vi è l’impegno a stabilizzare il personale scolastico:
-
Per l’anno scolastico 2025-2026 sono previste nomine in ruolo per 347 dirigenti scolastici, 48.504 docenti, 44 unità del personale educativo, 6.022 insegnanti di religione cattolica e 10.348 unità ATA.
- A partire dall’anno 2026-2027 si introducono nuovi percorsi abilitanti e di specializzazione per il sostegno, e si istituiranno elenchi regionali dei candidati idonei ai concorsi dal 2020 in avanti, da usare per le immissioni in ruolo residue.
- Si rafforza la mobilità interregionale dei dirigenti scolastici e si punta a valorizzare la performance dirigenziale, con investimenti aggiuntivi al Fondo unico nazionale per la retribuzione di posizione e risultato (+ 6 milioni di euro).
Lo stato delle infrastrutture scolastiche è uno dei nodi cruciali: il DPFP stanzia risorse per interventi urgenti.
-
Incremento del Fondo unico per l’edilizia scolastica con 10 milioni di euro aggiuntivi per ciascuno degli anni 2025 e 2026, destinati a interventi “indifferibili e urgenti”.
- Altri 20 milioni sono destinati al completamento degli interventi PNRR in corso, per assicurare il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
- Viene promessa una semplificazione normativa per gli enti locali nella gestione dei lavori legati al PNRR, al fine di accelerare le procedure di esecuzione.
Per rafforzare l’offerta formativa e l’innovazione didattica, il DPFP prevede:
-
Potenziamento dei servizi di tutoring e orientamento, e formazione continua per i docenti, con una dotazione aggiuntiva di 1 milione di euro per il 2025 per il “Piano Mattei”.
- Esenzione IRPEF per le borse di studio destinate agli studenti iscritti ai percorsi ITS Academy.
- Incremento delle risorse per il rinnovo del contratto del personale dell’istruzione e ricerca: si prevede un aumento del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (15 milioni di euro a partire dall’anno 2030).
Le misure annunciate sono ambiziose, ma la sfida sarà tradurle in atti concreti: bandi, concorsi, contratti, appalti, procedure di gestione dei cantieri. I ritardi burocratici e le complessità procedurali rischiano di ridurre l’efficacia.
Le assunzioni previste sono ingenti, ma non cancellano del tutto il fenomeno del precariato, soprattutto nelle regioni dove molti docenti attendono da anni. Lo strumento degli elenchi regionali è interessante, ma andrà vigilato che non repliche ingiustizie o discriminazioni territoriali.
Le risorse per interventi urgenti sono benvenute, ma non bastano se non accompagnate da un piano strutturale di manutenzione continua, prevenzione e aggiornamento degli standard qualitativi.
La formazione docenti, il tutoring e l’orientamento sono pilastri fondamentali per la qualità dell’istruzione, ma spesso pagano la lentezza nella definizione dei contenuti, il disallineamento territoriale e la scarsa disponibilità di staff qualificati.
L’impegno per il rinnovo contrattuale è un segnale importante, ma i 15 milioni aggiunti per il miglioramento dell’offerta formativa rimandati al 2030 lasciano un orizzonte lungo, che rischia di creare aspettative disallineate con le esigenze immediate del personale.