Il decreto ministeriale 32/2025 sulla continuità dei docenti di sostegno precari resta in vigore. Il Tar del Lazio, con una decisione della Presidente della Quarta Sezione Bis, Pierina Biancofiore, ha infatti respinto la richiesta di sospensiva avanzata dai sindacati Flc-Cgil e Gilda-Unams. La discussione di merito è rinviata a settembre, ma nel frattempo le scuole possono procedere regolarmente con le procedure previste.
Nessun blocco immediato, ma si valuterà nel merito
Il provvedimento, contestato dai sindacati, è stato adottato il 26 febbraio 2025 per dare attuazione all’articolo 8 del DL 71/2024, convertito nella legge 106/2024. Esso stabilisce le modalità per garantire la permanenza, anche per l’anno scolastico 2025/26, dei docenti a tempo determinato che hanno prestato servizio su posti di sostegno.
Nonostante il mancato accoglimento della richiesta di sospensiva, il Tar ha sottolineato la necessità di un approfondimento collegiale, soprattutto in relazione ai dubbi di legittimità costituzionale avanzati dai ricorrenti. La discussione in sede collegiale è stata inizialmente fissata per il 25 settembre, ma in seguito, su istanza sindacale, anticipata al 21 maggio 2025.
Le scuole possono avviare le procedure
Nell’attesa del giudizio di merito, la decisione del Tar produce effetti immediati: le procedure delineate dal DM 32/2025 possono partire senza ritardi, permettendo così alle istituzioni scolastiche di organizzare per tempo la conferma degli insegnanti di sostegno, nel rispetto della continuità didattica per gli alunni con disabilità.
Il processo si articola in una serie di fasi con scadenze precise:
-
Entro il 31 maggio 2025, le famiglie dovranno presentare le richieste di conferma del docente.
-
Fino al 15 giugno, le scuole valuteranno le istanze e i dirigenti scolastici comunicheranno le proprie decisioni ai docenti coinvolti, alle famiglie e agli Uffici Scolastici Territoriali.
-
I docenti interessati dovranno poi formalizzare la volontà di essere confermati.
-
Gli Uffici Scolastici, infine, dovranno verificare la disponibilità reale dei posti entro il 31 agosto, termine oltre il quale non saranno accettate variazioni.
Il decreto si applica sia ai docenti specializzati, sia a quelli non specializzati che abbiano prestato servizio fino al 30 giugno o al 31 agosto nell’anno precedente.
Un vantaggio per i docenti confermati
Chi otterrà la conferma beneficerà di una precedenza assoluta nella fase di assegnazione dei posti a tempo determinato, evitando di partecipare alle consuete procedure di nomina.
Tempistiche stringenti, serve massima attenzione
Il successo di questa operazione richiede prontezza organizzativa da parte delle segreterie scolastiche e dei dirigenti, che dovranno gestire con equilibrio le richieste delle famiglie, le valutazioni dei GLO e le esigenze funzionali delle scuole.
La partita legale resta aperta, ma intanto le operazioni previste dal decreto procedono regolarmente, incidendo direttamente sull’avvio dell’anno scolastico 2025/26.