Quest'anno tutti i docenti, compresi i supplenti, con in classe alunni con disabilità sono tenuti a svolgere 25 ore di formazione sull’inclusione. La Legge di Bilancio 2021 ha introdotto tale misura per garantire i diritti degli studenti certificati, stanziando 10 milioni di euro per tale formazione. La nota ministeriale n. 2405 del 21 ottobre, anche in seguito alla sentenza Tar che ha bocciato il nuovo modello PEI, dà istruzioni operative su come attuare la formazione sull’inclusione per i docenti con in classe alunni con disabilità.
Così si legge dalla nota: “Il CTS rappresenta che la sentenza Tar incide solo marginalmente sull’impianto formativo di cui all’allegato alla nota in oggetto, che invece è incentrato su vari aspetti dell’inclusione scolastica e che per quanto riguarda la progettazione educativo didattica mantiene come riferimento il d.lgs. 66/17. Il CTS dopo aver esaminato accuratamente la nota 27622/21 ed in particolare l’allegato A – Schema di modulo formativo per 25 ore di impegno complessivo – si è pronunciato suggerendo di modificare alcuni contenuti della stessa come riportato in allegato alla presente”.
Quindi il CTS ha apporta delle modifiche relative allo schema delle 25 ore della formazione sull’inclusione. Si prevedono 8 ore per le attività laboratoriali, collegiali e progettuali, dove si svolgeranno attività di sperimentazione didattica documentata e ricerca/azione; lavoro in rete; progettazione; forme di rendicontazione, approfondimento personale e collegiale. Queste saranno così strutturate :
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Momenti di formazione svolti in autonomia dal docente, attraverso la partecipazione a convegni, seminari, webinar svolti dalla scuola o dagli istituti viciniori o dalle università: questi corsi devono affrontare le tematiche previste e devono essere certificabili.
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Momenti collegiali con il supporto di docenti esperti o colleghi di sostegno che condividono la propria esperienza e conoscenze sulla tematica dell’inclusione.