L'introduzione dell'Intelligenza artificiale a scuola è imminente, l'Agenzia per l'Italia Digitale (AGID) ha lanciato un appello diffondendo la "Strategia italiana per l'Intelligenza artificiale 2024-2025", un documento dedicato all'istruzione e alle università, per approfondire e dare delle iniziali linee guida sull'avviamento dei percorsi formativi con l'IA. Documento analitico, suddiviso in macro categorie:

Nel campo della Ricerca: L’Italia dovrà rafforzare gli investimenti sulla ricerca fondazionale e applicata nell’Intelligenza Artificiale, promuovendo la creazione di competenze di ricerca e tecnologie specificamente calate nel contesto del nostro sistema-Paese e in linea con principi di affidabilità e responsabilità (Trustworthy AI) e antropocentrici, propri dei paradigmi Europei.

Per la Pubblica Amministrazione l’Italia dovrà rendere più efficienti i propri processi amministrativi e migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini attraverso l’impiego di tecnologie di Intelligenza Artificiale. 

Le Imprese saranno agevolate dallo sviluppo e l'adozione di soluzioni di Intelligenza artificiale nelle imprese con l'ottica non solo di efficientare gli attuali processi, ma anche di abilitarne di nuovo che sappiano aprire altrettante nuove possibilità di crescita.

Infine la Formazione (da pag.29): L’Italia dovrà promuovere una formazione di elevata qualità, allineata alle nuove competenze richieste per affrontare le sfide che l’Intelligenza Artificiale ci porrà negli anni a venire. Da un lato, sarà fondamentale incentivare l’insegnamento della disciplina a livello universitario in tutte le sue sfaccettature, con attenzione anche alle rilevanti questioni etiche, all’interno di una vasta gamma di percorsi formativi, promuovendo così la collaborazione interdisciplinare. Dall’altro lato, sarà cruciale concentrare gli sforzi su percorsi tecnici specializzati, come ad esempio il Dottorato Nazionale in Intelligenza Artificiale, mirando alla formazione dei ricercatori destinati a diventare i veri promotori dell’adozione dell’IA nelle imprese e nella Pubblica Amministrazione. Considerato il notevole ritardo dell’Italia nel campo delle competenze digitali di base e l’imminente impatto dell’Intelligenza Artificiale sulle professioni, diventa altresì essenziale promuovere percorsi educativi per le scuole e l’intera cittadinanza mirati a preparare la società italiana alla rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale, oltre che iniziative di reskilling e upskilling in tutti i contesti produttivi, non necessariamente legati al mondo ICT.

Le quattro macroaree strategiche, oltre a differenziarsi per gli specifici ambiti di azione, hanno evidentemente differenti orizzonti temporali di riferimento. Le azioni nell’ambito della Ricerca dovranno essere sviluppate in un’ottica prospettica di medio-lungo periodo, con l’ambizione di esplorare soluzioni tecnologiche innovative e ancora poco battute; quelle invece rivolte alla Pubblica Amministrazione e alle Imprese dovranno essere orientate a fornire risposte dirette e immediate alle pressanti esigenze di innovazione, prediligendo soluzioni di IA sviluppabili in un’ottica di breve periodo. La Formazione, infine, estrinsecherà una duplice natura, da una parte, definendo azioni “pazienti” che mireranno a diffondere capillarmente competenze e conoscenze; dall’altra, sostenendo azioni che necessitano di tempi più brevi, come quelle legate ai percorsi di reskilling e upskilling.