Il Coordinamento del Consiglio di classe, come funzione di carattere didattico e organizzativo, con designazione e nomina del Dirigente Scolastico e con eventuale delega a presiedere il Consiglio, è una funzione incentivabile con accesso al Fondo dell’Istituzione. Il supporto normativo da tenere presente è il solito art. 88, comma 2, lett. k) del CCNL 29/11/2007,che così recita:
“k) compensi per il personale docente, educativo ed ATA per ogni altra attività deliberata dal consiglio di circolo o d'i-stituto nell'ambito del POF;”.
In questo caso però, perché si possa avere accesso al Fondo dell’Istituzione, ai sensi di questa norma è necessario che la fi-gura del Coordinatore sia deliberata dal Collegio dei Docenti in quanto ritenuta didatticamente utile e necessaria e la relativa attività sia inserita nel POF tra quelle da retribuire con accesso al Fondo dell’Istituzione e, ovviamente, deliberata dal Consiglio di Istituto quando questo Organo collegiale delibera l’adozione del POF stesso. Ciò ai sensi dell’art. 3, comma 1, del D.P.R. n. 275/1999 (Regolamento dell’Autonomia) il quale dispo-ne proprio che il POF “esplicita la progettazione curricolare, ex-tracurricolare, educativa e organizzativa”.
Nel caso in cui dovesse verificarsi quanto già supposto al precedente punto a) e cioè che in mancanza di specifica delibera in questo senso del Collegio dei Docenti il Dirigente Scolastico proceda lo stesso a nominare il Coordinatore di classe con funzione specificamente organizzativa, anche allora la funzione è incentivabile e la normativa di supporto sarebbe in questo caso ancora l’art. 88, comma 2, lett. k) del CCNL 29/11/2007, ma in combinazione con l’art. 25, comma 5 del d.lgs. n. 165/2001 che testualmente afferma:
“nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il Dirigente Scolastico può avvalersi di do-centi da lui individuati, ai quali possono essere delegati spe-cifici compiti, ed è coadiuvato dal responsabile amministra-tivo, che sovrintende …”; e sempre naturalmente che la relativa attività sia inserita nel POF tra quelle da retribuire con accesso al Fondo dell’Istituzione e, ovviamente, deliberata dal Consiglio di Isti-tuto quando questo Organo Collegiale delibera l’adozione del POF stesso.
In ogni caso il Contratto Integrativo di Istituto specificherà il relativo compenso ed i criteri e le modalità di assegnazione del compenso stesso. Per questo motivo il Dirigente Scolastico nella sua proposta di Contratto Integrativo di Istituto da presentare alla parte sindacale avrà premura di inserire quanto qui esplicitato.
Dunque, per come è stato posto il quesito, la richiesta della RSU in questo caso appare fondata e il Dirigente Scolastico dovrà seguire tutto l’iter qui descritto per far sì che l’accesso al Fondo dell’Istituzione da parte del Coordinatore sia possibile.