Il Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio e di vari ministri, ha emanato un decreto-legge contenente disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e per assicurare il regolare avvio del prossimo anno scolastico 2025/2026.

Questo decreto si inserisce nel quadro normativo europeo e nazionale volto a garantire la corretta attuazione degli investimenti e delle riforme previste dal PNRR, in particolare per quanto riguarda l’istruzione.

Motivazioni principali del decreto

Il governo ha ritenuto necessario intervenire con urgenza per:

  • garantire l’attuazione del PNRR nei tempi previsti;

  • assicurare l’organizzazione dell’anno scolastico 2025/2026;

  • aggiornare la normativa sulla parità scolastica, inclusi gli esami di idoneità presso le scuole paritarie;

  • tutelare il regolare svolgimento delle attività nelle scuole dell’infanzia paritarie;

  • avviare percorsi formativi per i docenti delle scuole secondarie per prevenire l’uso di droghe, le dipendenze e il disagio giovanile.

 

Articolo 1 – Riforma degli istituti tecnici (Riforma 1.1 del PNRR, Missione 4, Componente 1)

Il decreto modifica e integra il decreto-legge n. 144/2022, già convertito in legge, introducendo nuove misure per la riforma degli istituti tecnici, prevista dal PNRR.

 Principali novità:

  1. Piano di attuazione graduale:

    • La riforma partirà dall’anno scolastico 2026/2027, e sarà introdotta progressivamente: prime classi nel 2026/27, seconde nel 2027/28, terze nel 2028/29, quarte nel 2029/30 e quinte nel 2030/31.

    • Ogni istituto dovrà rispettare un limite massimo di classi attivabili, che non potrà superare il numero di quelle esistenti nell’anno 2023/2024.

  2. Nuovi indirizzi e curricoli:

    • I nuovi percorsi di studio saranno definiti tramite decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, con il supporto del Ministero dell’Economia.

    • I contenuti dei nuovi percorsi saranno basati su un profilo educativo e professionale aggiornato dello studente e su nuovi quadri orari.

  3. Certificazione delle competenze:

    • Gli istituti tecnici, a partire dal 2026/2027, potranno rilasciare a richiesta una certificazione delle competenze acquisite, secondo un modello standard definito nel decreto.

    • Tale certificazione sarà rilasciata a vari livelli del percorso scolastico e sarà utile anche per il mondo del lavoro.

  4. Regolamento attuativo:

    • La riforma sarà dettagliata in un regolamento ministeriale, adottato senza ulteriori costi per lo Stato e in linea con le norme già esistenti.

    • Il regolamento definirà anche le norme da abrogare per rendere pienamente operativa la riforma.

Questo decreto interviene in maniera tempestiva per garantire che l’Italia possa rispettare gli impegni del PNRR, con un focus particolare sulla modernizzazione degli istituti tecnici, sull’equità scolastica e sulla prevenzione del disagio giovanile. Le misure sono pensate per rendere più attuale l’offerta formativa, legandola alle esigenze del mondo del lavoro e della società.